• Il lavoro di piattaforma è il futuro, sotto la lente rischi e opportunità: intervista a Ivana Pais

    Informazione Fiscale Jul 26, 2024 | 18:43 pm

    Il lavoro di piattaforma è il futuro, sotto la lente rischi e opportunità: intervista a Ivana Pais

    Il lavoro di piattaforma, sempre più diffuso, nel futuro cambierà anche le dinamiche lavorative tradizionali, ma nel presente restano rischi e opportunità da studiare e gestire: intervista a Ivana Pais, professoressa di sociologia economica all'Università Cattolica

    Buona parte delle nostre azioni di vita quotidiana si trasformano in flussi di dati, rispondono e alimentano logiche algoritmiche, più o meno note. È la platform society, bellezza. Si potrebbe, dire, parafrasando le parole pronunciate da Humphrey Bogart nel film L’ultima Minaccia. E il Lavoro non fa eccezione.

    Che cosa succede quando domanda e offerta si incontrano su un territorio virtuale di cui si conoscono le dinamiche, solo in superficie? Quando i contesti, della vita pubblica e professionale, collassano? Quando le opportunità si moltiplicano in maniera esponenziale? Ma anche l’esposizione della persona?

    Ne abbiamo parlato con Ivana Pais, professoressa di Sociologia Economica all’Università La Cattolica esperta in materia e impegnata nel progetto di ricerca weplat , focalizzato in particolar modo sul welfare.

    Che cos’è e come funziona il lavoro di piattaforma? Intervista a Ivana Pais

    Quando pensiamo a lavoratrici e lavoratori che usano le piattaforme per le loro attività la nostra mente va subito ai rider, uomini e donne che sfrecciano su biciclette e motorini munite di cubi colorati per portare pizze, sushi e panini dai ristoranti alle case dei clienti e che negli ultimi anni hanno fatto emergere la necessità di adottare regole e tutele ad hoc.

    Ma il lavoro di piattaforma si svolge anche e soprattutto lontano dalle strade delle città per rispondere alle esigenze di cura ad ampio spettro: baby sitter, medici, psicologi trovano i loro clienti e pazienti online.

    Dalla mancanza di tutele alla maggiore accessibilità dei servizi, il panorama di rischi e opportunità è ampio e le logiche di piattaforma cambieranno, o stanno già cambiando, anche le formule tradizionali di domanda e offerta, tanto da portare Ivana Pais al parallelismo con l’impatto avuto con l’introduzione della catena di montaggio.

    Proprio per l’ampia portata delle dinamiche descritte servirà arrivare a una regolamentazione del fenomeno che oggi è ancora lontana: un primo passo a livello europeo è stato già fatto con una direttiva ad hoc, ma in questi casi la pratica va ben più veloce della teoria.

    Non a caso per Ivana Pais qualsiasi passo normativo dovrà essere compiuto dopo un’attenta fase di studio delle dinamiche già esistenti.

    “Io credo che per arrivare alla regolamentazione sia fondamentale prima aver consapevolezza del fenomeno.

    Se vediamo finora in Italia si è intervenuti esclusivamente sul lavoro dei rider proprio perché la visibilità pubblica di quella professione ha favorito un intervento di protezione dei diritti del lavoratore”.

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    Pro e contro del lavoro di piattaforma: il futuro dei lavoratori e delle lavoratrici tra sfide e opportunità

    Ma quali sono le dinamiche da mettere sotto la lente di ingrandimento? Sul piatto della bilancia ci sono diversi pro e contro che toccano più dimensioni: i lavoratori e le lavoratrici, i clienti e le piattaforme stesse.

    Accanto alla necessità di raccontarsi sulla piattaforma, con una portata importante di “lavoro non retribuito”, per usare le parole di Pais, c’è la possibilità di accedere a un panorama di opportunità ben più ampio, soprattutto sul fronte dei servizi di cura che non trovano sempre una adeguata risposta nel sistema di welfare pubblico o che trovano nuove forme online.

    “Ci sono servizi medici, di consulenza psicologica che si stanno diffondendo proprio perché sono servizi in remoto, questo apre a nuove fasce di popolazione che non usufruivano di quel servizio in passato e ora che hanno la disponibilità del servizio online invece usufruiscono di quel servizio.”

    La tempestività della risposta, a dispetto dei lunghi tempi di attesa della Sanità Pubblica, è uno dei vantaggi riconosciuti da chi ne usufruisce.

    Ma i benefici non sono solo pratici sia per chi si rivolge alle piattaforme per ottenere dei servizi, “il fatto che la consulenza psicologica sia in telemedicina, per esempio, riduce lo stigma, sottolinea Pais, che per chi offre il proprio lavoro su una piattaforma:

    “Drammaticamente abbiamo trovato molti medici in fuga da un sistema sanitario dove le condizioni di lavoro, lo sappiamo dalla cronaca, sono sempre più difficili per cui i medici stanno sperimentando la piattaforma come alternativa o altri medici che proprio hanno abbandonato la modalità tradizionale perché lì trovano condizioni di lavoro migliori rispetto al settore medico”.

    Condizioni di lavoro che, per altri settori, sono da tenere sotto osservazione. Anche “i rischi sono molti e sono già molto evidenti”, sottolinea la docente.

    Se si guarda al lavoro domestico, ad esempio, persiste il lavoro nero.

    “L’avere una piattaforma digitale in cui tutto avviene in maniera visibile ha creato l’aspettativa che alla visibilità, alla trasparenza corrispondesse anche una possibilità di regolarizzazione dei contratti di lavoro. (...) Questo non sta avvenendo, noi abbiamo ancora oggi piattaforme che intermediano lavoro nero, stanno facilitando e agevolando lavoro nero, il tutto con nomi e cognomi visibili online”.

    E anzi, paradossalmente la tendenza si fa ancora più marcata per una inconsapevolezza rispetto ai servizi acquistati.

    Alla domanda “che contratto ha la persona che è venuta a fare le pulizie in casa?” Alcune famiglie, spiega Ivana Pais, rispondono:

    “La piattaforma ha l’assicurazione, ha il contratto, avrà tutto, io non so bene quale sia ma io ho comprato un servizio attraverso un sito online, danno per scontato che ci sa una protezione”.

    Il lavoro delle piattaforme tra opportunità manifesti e rischi ignoti

    E alla lunga lista di elementi da monitorare c’è proprio il potere e l’oscurità che caratterizza le piattaforme, terzo elemento nei rapporti di lavoro che nascono online e che, pur essendo fondamentale, resta immerso nell’ombra.

    Sono le piattaforme, infatti, che gestiscono le dinamiche in cui clienti e lavoratori si muovono pur non conoscendole mai appieno, che creano monopoli e oligopoli e che possono cambiare col tempo le condizioni, spesso più allettanti nella prima fase di diffusione, a cui gli utenti devono uniformarsi.

    Ma, sottolinea Pais, “quando si elogiano o si criticano le piattaforme bisogna evitare di attribuire alle piattaforme stesse tutte le virtù o al contrario tutte le colpe.

    D’altronde, come sottolinea Airoldi nel suo libro Machine Habitus, i confini tra i comportamenti algoritmici e quelli umani non sono tracciabili e si ridefiniscono costantemente. E di questo aspetto, anche dal punto di vista normativo, non si può non tener conto, se nel futuro del lavoro, anche quello tradizionale, le piattaforme contribuiranno a costruire nuovi modelli.

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  • Whistleblowing: corso gratuito per le aziende

    Informazione Fiscale Jul 26, 2024 | 14:30 pm

    Whistleblowing: corso gratuito per le aziende

    Whistleblowing: corso di formazione gratuito di 8 ore per le figure professionali che in azienda si occuperanno dei relativi adempimenti

    A partire dal mese di luglio 2024 si terrà la prima edizione del corso gratuito in Whistleblowing.

    Dopo aver affrontato nei mesi scorsi il tema del modello 231, abbiamo deciso di aprire una finestra per questo obbligo, con un focus particolare dedicato alle figure professionali che in azienda si occuperanno dei relativi adempimenti.

    Dallo scorso 17 dicembre le aziende devono assolvere a un nuovo obbligo: l’istituzione e l’organizzazione di un canale di segnalazione interno per la denuncia di irregolarità amministrativa, contabile, civile o penale.

    Si tratta di un adempimento previsto dal Decreto Legislativo numero 24/2023, con il quale l’Italia ha recepito la Direttiva 2019/1937 sul whistleblowing - letteralmente “denuncia” - relativo alla protezione delle persone che segnalano violazioni di norme nazionali e/o comunitarie di cui siano venuti a conoscenza durante lo svolgimento di un’attività lavorativa, al di là che questa sia esercitata in ambito pubblico o privato.

    Chi si volesse iscrivere può quindi già farlo oggi, compilando l’apposito form che trovate su questa pagina.

    Destinatari del corso saranno lavoratrici e lavoratori dipendenti delle aziende e degli studi professionali che si occuperanno dei relativi adempimenti.

    Il corso consentirà loro di approfondire alcune conoscenze teorico-pratiche utili a:

    • attivare un proprio canale di segnalazione interna. Tale canale identifica la struttura attivata dal soggetto privato e/o pubblico deputata alla raccolta e alla gestione delle segnalazioni interne;
    • rispettare la tutela dell’anonimato e della privacy del soggetto che segnala l’illecito;
    • aggiornare il modello 231 ove adottato;
    • gestire puntualmente tutti gli aspetti documentali.

    “Whistleblowing”: la struttura del corso

    Il corso durerà 8 ore e si articolerà in un unico modulo in cui verranno trattati i seguenti argomenti:

    • La normativa di riferimento sul Whistleblowing e le sue origini storiche;
    • I soggetti obbligati ed i soggetti esclusi;
    • Le principali violazioni oggetto di attenzione e la tutela dei soggetti segnalanti;
    • Il canale di segnalazione interno;
    • Il canale di segnalazione esterno;
    • Analisi di casi pratici di gestione delle segnalazioni ricevute;
    • La nomina del responsabile del canale di segnalazione interno;
    • L’impatto sul modello 231 e sulla corretta applicazione del GDPR;
    • Il divieto di ritorsioni ed il ruolo dell’ANAC;
    • Le sanzioni in caso di ritorsioni, violazioni della privacy, mancata istituzione dei canali di segnalazione e mancato svolgimento delle attività di analisi e verifica delle segnalazioni ricevute.

    Docenti del corso:

    • Avvocato Marco Giordano - Professionista iscritto all’albo degli avvocati di Salerno e specializzato in diritto societario.

    Coordinamento:

    • Alessia Veneziane - Referente dei progetti di formazione finanziata per Informazione Fiscale

    Quando e come partecipare al corso

    Il corso si terrà interamente online ed è gratuito per le aziende e gli studi professionali che vogliono fruire dell’opportunità offerta dalla formazione finanziata.

    Il corso in oggetto nello specifico ha un prezzo teorico di mercato di 1.200,00 euro più IVA, non dovuto per lavoratrici e lavoratori dipendenti delle aziende che possono fruire dei vantaggi offerti della formazione finanziata (che, peraltro, poi possono essere sfruttati ogni anno anche per i corsi obbligatori come nel caso di privacy, sicurezza sul lavoro, haccp, ecc ecc).

    Il corso si terrà interamente a distanza ed in diretta (cd FAD sincrona) e consentirà ai partecipanti di ottenere un attestato di partecipazione, la valutazione delle competenze acquisite ed il materiale didattico oggetto del corso.

    Durante il corso è obbligatorio che i partecipanti siano muniti di microfono e videocamera attivi e funzionanti.

    In caso di interesse si prega di compilare il form, inserendo i contatti di riferimento (indirizzo email e numero di telefono del referente aziendale per il corso) e qualsiasi richiesta di ulteriori informazioni sul corso:

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  • Corso gratuito di contabilità, IVA e agevolazioni fiscali

    Informazione Fiscale Jul 24, 2024 | 14:41 pm

    Corso gratuito di contabilità, IVA e agevolazioni fiscali

    Corso gratuito destinato ai lavoratori dipendenti di aziende private e di studi professionali che si occupano di amministrazione aziendale

    Proseguono le edizioni del corso intitolato Contabilità, IVA ed agevolazioni fiscali.

    Dopo il successo delle prime edizioni, tenutesi nei mesi scorsi, il corso ha riaperto le iscrizioni, per una nuova edizione che si terrà a partire dall’inizio del mese di novembre 2024.

    Chi si volesse iscrivere già oggi può farlo compilando l’apposito form che trovate su questa pagina.

    Destinatari del corso sono lavoratrici e lavoratori dipendenti delle aziende e degli studi professionali che si occupano di amministrazione aziendale.

    Il corso consentirà loro di approfondire alcune conoscenze teorico-pratiche utili a:

    • tenere correttamente la contabilità aziendale e predisporre i principali prospetti di rendicontazione periodica;
    • gestire i principali adempimenti periodici IVA;
    • verificare se le spese sostenute dall’azienda possono dare diritto a qualche agevolazione fiscale, soprattutto in termini di crediti d’imposta (si pensi, a titolo di esempio, agli investimenti in beni materiali nuovi come personal computer).

    Contabilità, IVA ed agevolazioni fiscali: la struttura del corso

    Il corso durerà 30 ore e sarà diviso in tre moduli:

    • Modulo 1 - 10 ore - Contabilità generale
      • Piano dei conti e partita doppia
      • Prima nota contabile e IVA
      • Report periodici
      • Stato Patrimoniale e Conto economico: come leggere i dati
    • Modulo 2 - 12 ore - IVA
      • Definizione, caratteristiche, presupposti e aliquote IVA
      • Diritto alla rivalsa e diritto alla detrazione
      • Gli adempimenti periodici IVA: lipe, Intrastat, modello tr, dichiarazione IVA
      • Il rimborso del credito IVA
      • La compensazione del credito IVA
      • L’inversione contabile
    • Modulo 3 - 8 ore - Agevolazioni fiscali e “report unico”
      • I crediti d’imposta “automatici”: quali spese aziendali consentono di ottenere delle agevolazioni fiscali?
      • Le agevolazioni fiscali sugli investimenti: sapevate che anche l’acquisto di un PC nuovo consente un’ottimizzazione fiscale?
      • L’ACE (o quello che rimarrà in seguito alla possibile abolizione prevista dalla Legge di Bilancio 2024...)
      • Il “nuovo mondo” delle flat tax
      • I fringe benefit per i lavoratori dipendenti
      • Un “report unico” per le agevolazioni fiscali

    Docenti del corso:

    • Domenico Catalano - Docente di Economia Aziendale

    Responsabile scientifico e monitoraggio:

    • Francesco Oliva - Dottore Commercialista

    Quando e come partecipare al corso

    Il corso si terrà interamente online ed è gratuito per le aziende e gli studi professionali che vogliono fruire dell’opportunità offerta dalla formazione finanziata.

    Il corso in oggetto nello specifico ha un prezzo teorico di mercato di 3.000,00 euro più IVA, non dovuto per i lavoratori dipendenti delle aziende e degli studi professionali che possono fruire dei vantaggi offerti della formazione finanziata (che, peraltro, poi possono essere sfruttati ogni anno anche per i corsi obbligatori come nel caso di privacy, sicurezza sul lavoro, haccp, ecc ecc).

    Il corso si terrà interamente a distanza ed in diretta (cd FAD sincrona) e consentirà ai partecipanti di ottenere un attestato di partecipazione, la valutazione delle competenze acquisite ed il materiale didattico oggetto del corso. Durante il corso è obbligatorio che i partecipanti siano muniti di microfono e videocamera attivi e funzionanti.

    In caso di interesse si prega di compilare il form, inserendo i contatti di riferimento (indirizzo email e numero di telefono del referente aziendale per il corso) e qualsiasi richiesta di ulteriori informazioni sul corso:

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